La Valle Sabbia nel Novecento
È stato presentato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia il volume, fresco di stampa, “Montagna viva Economia, società e cultura in Valle Sabbia nel Novecento”, uscito nella collana “Percorsi” della prestigiosa della casa bolognese Il Mulino, in collaborazione editoriale con fondazione Ferriera Valsabbia. (pp. 392, € 32)
La raccolta di saggi dedicati alle Valle Sabbia, curata da Maria Paola Pasini e da Rolando Anni, annovera tra gli autori Emanuele Cerutti; Rolando Anni; Massimo Tedeschi; Marco Trentini; Giancarlo Marchesi, Giovanni Gregorini; Riccardo Semeraro; Maria Paola Pasini; Alfredo Bonomi; Michela Valotti; Giuseppe Biati. A Claudia Baldoli si deve l’introduzione del volume, mentre Pierangelo Goffi ha redatto gli aggiornamenti bibliografici nell’arco di tempo dal 1999 al 2022.
Alla presentazione sono intervenuti i curatori Anni e Pasini, oltre ad Alfredo Bonomi, in qualità di presidente della fondazione Ferriera Valsabbia; Flavio Richiedei, in rappresentanza dell’associazione “Habitar in sta terra” di Bagolino e Orazio Zanetti del Centro San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli. Le conclusioni sono state affidate al segretario della fondazione Ferriera Valsabbia, Paolo Pasini
“In che modo le grandi trasformazioni del Novecento hanno segnato le aree periferiche del nostro paese? Come sono stati declinati i processi di modernizzazione delle aree metropolitane nell’economia, nel sistema produttivo, nella vita sociale e culturale delle comunità locali? Questo volume prende in esame il caso della Valle Sabbia, un’area montuosa, geograficamente marginale nella Lombardia, che ha conosciuto nel corso del secolo scorso profondi cambiamenti passando da area economicamente depressa a polo industriale avanzato, con una spiccata propensione all’internazionalizzazione, senza rinunciare a un forte attaccamento al territorio e alle sue tradizioni, conservando forme moderne di agricoltura di montagna, cercando declinazioni specifiche di sostenibilità ambientale e sociale dei processi produttivi”