Mattia Serpelloni è stato premiato per la Miglior Tesi di Dottorato italiana del 2022 in ambito Biomeccanico.
Ferriera Valsabbia è felice di aver contribuito a questo risultato finanziando il lavoro del giovane ricercatore.
Il Gruppo di Biomeccanica dell’AIMETA (GBMA) conferisce annualmente un premio per la migliore Tesi di Dottorato su tematiche relative alla Biomeccanica Teorica e Applicata.
“La partecipazione è molto ampia, nell’ordine di 50 tesi/anno e normalmente le tesi sono ottime. Ho avuto il piacere di essere un commissario valutatore”, afferma Alberto Salvadori, Professore Associato dell’Università di Brescia Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale (DIMI).
L‘AIMETA, Associazione Italiana di Meccanica Teorica e Applicata fondata nel 1966, riunisce accademici e ricercatori che operano nell’ambito della meccanica – nel senso Newtoniano del termine, ovvero di tutto ciò che concerne il moto di sistemi. L’associazione consta attualmente di diverse centinaia di soci suddivisi in cinque sezioni caratterizzanti l’ambito culturale in cui essi operano: Meccanica generale, Meccanica dei fluidi, Meccanica delle macchine, Meccanica dei solidi, Meccanica delle strutture.
All’interno dell’associazione operano 8 gruppi, focalizzati su diversi temi specifici. Uno fra questi è il gruppo di Biomeccanica, che include anche la Mechanobiology (una scienza più recente).
Qui il sito web dell’Universtà di Brescia dove sono stati raccolti i progetti di ricerca in corso.
Dichiarazione di Mattia Serpelloni:
La tesi di dottorato che ho sviluppato, dal titolo The response of endothelial cells to angiogenic stimuli: experiments, modeling, and simulations, è il completamento di un percorso di studi nel campo della meccanobiologia, un ambito di ricerca fortemente interdisciplinare che unisce biologia e meccanica. Per tale ragione, un sodalizio professionale tra due gruppi di ricerca appartenenti al “The Mechanobiology Research Center, UNIBS” guidati dai Professori Alberto Salvadori (Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale- DIMI) e Stefania Mitola (Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale – DMMT) si è dimostrato essenziale nell’affrontare contenuti così profondamente interconnessi.
L’obiettivo del mio lavoro è la costruzione di modelli matematici in grado di interpretare e predire osservazioni sperimentali in-vitro. Tali sperimentazioni nascono da precisi modelli biologici finalizzati allo studio, a livello cellulare, del fenomeno dell’angiogenesi (i.e. la crescita e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni da quelli già esistenti). In particolare, si è interessati a comprendere i meccanismi che regolano e guidano la generazione di complessi recettore-ligando che tipicamente innescano lo stimolo angiogenico nelle cellule che ricoprono le pareti interne dei vasi sanguigni, ovvero le cellule endoteliali. Infatti, sebbene le conoscenze biologiche e biochimiche riguardanti le attività chemo-diffusive delle proteine transmembranali modulatrici dello stimolo angiogenico siano ampie, uno studio meccanobiologico sul contributo della meccanica cellulare a questi fenomeni si è rivelato di estremo interesse.
Senza entrare in dettagli tecnici, ho lavorato alla modellazione del problema in grandi spostamenti, utilizzando strumenti raffinati di termodinamica e analisi numerica, implementando il modello in ambito high performance computing.
È un piacere ricordare in questo momento i contributi di “Fondazione Guido Berlucchi” e “Ferriera Valsabbia”, che hanno consentito di sostenere finanziariamente il lavoro di tesi. La prima per aver finanziato, attraverso la borsa di studio denominata Young Researchers Mobility Programme, l’esperienza all’estero presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Cambridge sotto la supervisione del Professor Vikram Deshpande. La seconda, per aver supportato, attraverso donazioni, la disseminazione e la divulgazione scientifica del lavoro di ricerca nonché il percorso di post-dottorato.
Per approfondimenti:
mattia.serpelloni@unibs.it alberto.salvadori@unibs.it