Broletto 14 giugno 2023
È stata presentata ufficialmente la stagione 2023 di Tener-a-mente, Festival del Vittoriale.
Il Festival oggi alle 13^ stagione si conferma come uno degli appuntamenti musicali e di cultura più importanti d’Italia.
Fondazione Ferriera Valsabbia ha deciso di dare il suo supporto all’importante manifestazione.
Durante la conferenza stampa di presentazione del cartellone 2023, è intervenuto il consigliere Carloalberto Brunori che ha esposto i motivi di tale scelta.
Sarà una stagione ricca di importanti ospiti internazionali. Qui trovate il calendario completo www.anfiteatrodelvittoriale.it
Ecco l’intervento completo di Carloalberto Brunori
“Gustav Mahler una volta ha scritto che «la tradizione è custodire il fuoco e non adorare le ceneri».
Oggi più che mai si tende ad appellarsi alla tradizione, dimenticando però che spesso essa non è un oggetto, che, come un ricordo, sta semplicemente posato su un uno scaffale o su una scrivania. Con le parole di Mahler, potremmo dire che si confonde la tradizione con la cenere, cioè il residuo solido di una combustione: il passato di ciò che è già stato e si è spento definitivamente.
Quanti pericoli nascono da questa visione della tradizione, e più in generale della storia!
Di una storia concepita come immobile, antiquaria e monumentale.
È curioso che il monito a non considerare il passato come cenere venga proprio da un compositore. Infatti, per riprendere il pensiero di Shopenhauer – il filosofo che forse, più di ogni altro, ha ridimensionato la portata della storia in favore della musica –, quando il passato viene inteso come cenere, si tende a limitarsi alla catalogazione dell’individuale. Si rischia di guardare ad un mondo spazialmente e temporalmente delimitato. Si tende cioè a non considerare più l’uomo, ma gli uomini. Ciò che invece, secondo il filosofo tedesco, eleva la musica – che dell’arte è la forma suprema – è il fatto che essa è conoscenza pura e disinteressata degli aspetti universali della realtà. Non è continuamente irretita nelle forme della quotidianità, o asservita ai bisogni della volontà individuale. L’arte dice l’essenza delle cose.
Il bisogno di custodire il fuoco, di non confonderlo con l’adorazione della cenere, non poteva che provenire da un musicista.
Eppure, una domanda resta ancora irrisolta: perché la musica è considerata da Shopenhauer la forma di arte più elevata?
A differenza di altre forme artistiche, la musica non riproduce mimeticamente le cose. La musica non è forma, ma ciò che dà forma. La musica è ciò che separa il caos dall’ordine, ciò che costringe il disordine ad essere ordinato. E che in questo esprime lo scompenso incolmabile tra la veemenza del vivere, che l’uomo equivoca come possesso del mondo, tra l’ansia di totalità, che si accompagna a ogni tumultuoso intreccio di esperienza, e la circoscritta trama dell’esistere, in cui alla fine si trova invischiato.
Dire che la musica è la forma di arte più alta, vuol dire affermare che essa è anche la più universale, quella che più di ogni altra dice dell’essenza dell’uomo. Quella che più di tutte stimola creatività e immaginazione, consapevolezza e profondità di visione.
La musica cioè umanizza l’uomo. Rende l’uomo umano.
Questo preambolo anticipa già il senso della partecipazione di Fondazione Ferriera Valsabbia a Tener-a-mente: il Festival dell’estate musicale del Vittoriale.
Perché la Fondazione si è proposta come Partner di tale iniziativa?
Nello statuto di Fondazione Ferriera Valsabbia si dice più volte come uno degli scopi di quest’ultima stia nel perseguire attività culturali. Attività cioè, che mirano a soddisfare i bisogni intellettuali degli individui.
Accanto alle necessità più vitali della comunità e del territorio (in particolare della Vallesabbia) di cui ha cercato di occuparsi nell’arco della sua breve vita – nell’ambito del sociale/solidale e in quello della ricerca –, la Fondazione si è anche impegnata negli anni a promuovere attività culturali.
La cultura – a maggior ragione nelle sue forme artistiche più alte – migliora ogni singolo individuo. Finanziare iniziative culturali come la presente, vuol dire anzitutto investire sui nostri cittadini e sulla nostra comunità. Capacità di ascolto e conoscenza, creatività e immaginazione, sono elementi fondamentali per costruire delle persone consapevoli. Persone in grado di custodire il fuoco, non confondendolo con l’adorazione delle ceneri. Persone in grado di guardare e interpretare la realtà e l’oggi al di là di comodi stereotipi. Perché, in fondo, come ha scritto Shopenahuer, «la musica è l’essenziale dell’uomo, il suo sguardo sul mondo».“
Carloalberto Brunori
Fondazione Ferriera Valsabbia
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